Razzolini (FDI): “Fermiamo la discriminazione tra alunni vaccinati e non: depositata Mozione di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale”

09 febbraio 2022

 

(Arv) Venezia 9 feb. 2022- “Sono primo firmatario di una Mozione che ho presentato oggi in Consiglio regionale, insieme ai colleghi Speranzon, Formaggio, Polato e Soranzo, per impegnare la Regione Veneto ad attivarsi nei confronti del Governo per far cessare la discriminazione in essere nelle scuole italiane tra alunni vaccinati e non vaccinati, e superare lo strumento della didattica a distanza”.

Ne dà notizia Tommaso Razzolini, consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d’Italia/Giorgia Meloni.

"Il nuovo Decreto Legge emanato dal Governo la scorsa settimana ha previsto disparità di condizioni tra gli alunni vaccinati e quelli non vaccinati della scuola primaria, secondaria di I e II grado, in quanto le quarantene sono diversificate poiché i bambini e i ragazzi che non sono stati sottoposti a vaccinazione devono rimanere a casa in didattica a distanza per periodi maggiori rispetto ai propri compagni vaccinati in caso di casi di Covid tra gli alunni della stessa classe – spiega il consigliere regionale - E in merito alla Dad sono molteplici gli aspetti negativi emersi in questi anni: dalla difficoltà da parte delle famiglie, in un periodo di crisi come questo, di poter acquistare tablet o computer per i propri figli, soprattutto se si ha più di un figlio in età scolare, alla difficile situazione che vivono quotidianamente i genitori nel non poter supportare i figli più piccoli durante i collegamenti, a maggior ragione se questi genitori stanno cercando di portare avanti il loro lavoro in smart- working".

"Senza tralasciare l’obiettiva iniquità di questo nuovo sistema che tende a non essere inclusivo e a rimetterci, purtroppo, sono sempre i più deboli – osserva l’esponente di Fratelli d’Italia – Infatti, gli alunni con maggiori difficoltà, non adeguatamente affiancati, potrebbero rischiare di non beneficiare di una corretta istruzione attraverso i metodi di valutazione che con la Dad non permettono di accertare la reale preparazione dello studente".

"Va considerato che l’articolo 3 della Costituzione italiana afferma che ‘tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. E che l’articolo 33 della Costituzione italiana afferma che ‘La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita’ – ricorda Razzolini - Sono state innumerevoli le prese di posizione di esponenti politici e della società civile contro il Decreto Legge, e molte le manifestazioni pubbliche di protesta, tra cui una sottoscrizione sulla piattaforma Change indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan, alla Direttrice Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Veneto Carmela Palumbo, e sottoscritta da centinaia di maestri, maestre, professori, professoresse e dirigenti scolastici che chiedono l’abolizione della distinzione di trattamento tra alunni vaccinati/guariti e alunni non vaccinati".

"In sintesi, a scuola non vanno in nessun modo discriminati i ragazzi perché proprio nelle scuole dobbiamo educare e insegnare agli studenti i valori portanti della nostra Costituzione, tra i quali spicca appunto la non discriminazione – ribadisce Tommaso Razzolini - Alla luce di ciò, la Giunta regionale si impegni a farsi promotrice di ogni azione nei confronti del Governo affinché questa vergognosa discriminazione, fatta nei confronti di bambini e adolescenti, possa terminare quanto prima, così come lo strumento della didattica a distanza venga finalmente cessato e superato".